Dr. Marco V. Benavides Sánchez.
Nel primo quarto del XXI secolo, i chip semiconduttori sono la spina dorsale della tecnologia moderna. Dai telefoni intelligenti alle auto elettriche, passando per elettrodomestici e infrastrutture IoT (Internet delle cose), queste piccole unità di silicio muovono il mondo. Non sorprende quindi che la loro produzione e controllo siano diventati una battaglia strategica di proporzioni globali.
Il monopolio di ASML: Un gigante europeo
Per decenni, l’azienda olandese ASML Holding N.V., fondata nel 1984, è stata una colonna portante nello sviluppo e nella fabbricazione di macchine per fotolitografia utilizzate per produrre semiconduttori. È il principale fornitore globale in questo settore e l’unico in grado di fabbricare sistemi di litografia ultravioletta estrema (EUV), essenziali per produrre chip di ultima generazione.
Con sede a Veldhoven, nei Paesi Bassi, ASML impiega più di 43.000 persone e ha una rete globale di clienti e fornitori. Le sue macchine permettono ai produttori di chip di creare microchip più potenti, veloci ed efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, l’azienda è quotata sulle borse valori di Euronext Amsterdam e Nasdaq.
Prima che iniziasse il boom dell’intelligenza artificiale, gli Stati Uniti hanno preferito essere previdenti e fermare quello che consideravano il loro rivale più pericoloso: la Cina. Si dice che abbiano deciso di bloccare la vendita di chip avanzati per IA al colosso asiatico, con l’obiettivo di limitare la loro competitività nel campo dell’intelligenza artificiale.
Inoltre, hanno proibito la vendita di macchine avanzate per la fabbricazione di chip per assicurarsi che la Cina rimanesse limitata alla tecnologia disponibile in quel momento. Anche se la Cina era molto indietro rispetto al resto del settore, nel giro di pochi anni ha dimostrato di poter competere. Questo scenario si è trasformato in un detonatore per un’esplosione di innovazione che sta iniziando a cambiare l’equilibrio globale.
Tecnologia LDP: L’asso nella manica cinese
Lontana dal restare immobile, la Cina ha scelto un percorso alternativo. Ha investito massicciamente nella ricerca e sviluppo per creare la propria tecnologia, nota come LDP (litografia a proiezione laser). I risultati ottenuti finora sono impressionanti:
– Chip del 30% più piccoli.
– Riduzione del consumo energetico del 33%.
– Costi di produzione inferiori del 40%.
Inoltre, la Cina è riuscita a migliorare l’efficienza energetica dei propri sistemi, raggiungendo una conversione dell’energia in luce utile tra il 6% e l’8%, il doppio rispetto a ciò che ASML può offrire attualmente.
Sfide e opportunità
Nonostante questi progressi, il sistema di fabbricazione di chip cinese affronta ancora sfide significative:
– Mentre ASML produce 170 chip all’ora, le macchine cinesi ne realizzano solo 50.
– La loro tecnologia richiede manutenzione ogni ora, il che limita l’efficienza operativa.
Tuttavia, la Cina non si scoraggia. La sua visione non sembra essere competere immediatamente, bensì dominare il mercato in futuro. Con un investimento colossale equivalente a 47.500 milioni di dollari, l’obiettivo è raggiungere l’indipendenza tecnologica completa dall’Occidente, concentrandosi su chip “sufficientemente buoni” per applicazioni di massa, come veicoli elettrici, elettrodomestici e industria IoT.
L’impatto globale
Questo movimento ha il potenziale per trasformare drasticamente lo scacchiere geopolitico ed economico:
1. Sanzioni meno efficaci: La capacità della Cina di fabbricare i propri chip riduce l’influenza delle restrizioni tecnologiche imposte da UE e Stati Uniti.
2. Riduzione dei prezzi: La competizione potrebbe far crollare i prezzi dei semiconduttori, con vantaggi per i consumatori.
3. Accelerazione dell’innovazione: La rivalità spinge tutte le parti a innovare a un ritmo più rapido.
4. Riconfigurazione del potere globale: L’autosufficienza tecnologica cinese potrebbe indebolire l’egemonia dell’Occidente in questo settore.
L’obiettivo: 2027 e oltre
Sembra lontano il periodo della “Rivoluzione Culturale” o dei disordini di Piazza Tiananmen. La Cina si è posta obiettivi ambiziosi, come la produzione di chip a 3 nanometri entro il 2027. Anche se questi non saranno tecnicamente i più avanzati, saranno efficienti per dominare i mercati chiave. Nel mondo della tecnologia, dove spesso la funzionalità prevale sulla perfezione, ciò potrebbe essere sufficiente per vincere.
Europa: L’anello debole?
Nel frattempo, l’Europa sembra intrappolata nella sua stessa burocrazia, lontana dalla velocità vertiginosa con cui si muovono Cina e Stati Uniti. Anche se ASML rimane leader, il continente rischia di rimanere indietro in altre aree chiave dell’innovazione tecnologica.
Il mondo dei semiconduttori sta entrando in una nuova era, dove la competizione non solo determinerà chi guiderà tecnologicamente, ma anche chi definirà le regole del gioco globale. È affascinante riflettere su ciò che l’opinione pubblica conosce. Ma è ancor più stimolante immaginare ciò che è in fase di sviluppo e non ancora di dominio pubblico in questa competizione globale. Il futuro non aspetta, e in questa corsa, ogni secondo conta davvero.
Riferimenti
1. China logra crear una máquina litográfica EUV: ¿ASML en peligro?
2. El plan “made in China 2025” de Xi Jinping se está haciendo realidad
3. Cómo China se convirtió en líder mundial en tecnología: Informe de ASPI
4. EUV lithography systems – Products – ASML
5. Extreme ultraviolet lithography – Wikipedia
6. En plena confrontación con EEUU una empresa de China ya crece como la espuma
7. China despliega su mayor fondo de inversión para disparar la industria de chips
8. La geopolítica de los semiconductores – LISA News
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